CACIOTTA AL TARTUFO “Tartufino”
CREMA DI TARTUFO ESTIVO “Fortunati Stocchi” 50 g
La colazione di Pasqua Umbra
SALAME CON CINGHIALE 350 g
SALSA TARTUFATA “Fortunati Stocchi” 130 g
SALSICCE STAGIONATE CON CINGHIALE 500 g
STRINGOZZI CON TARTUFO ESTIVO “La Romagna” 500 g
Vernaccia di Cannara, Cantina “Di Filippo” D.O.C. 500 ml
Il nome Vernaccia sembra derivare dalla parola latina Vernum (inverno) in quanto il vino viene lavorato nei mesi invernali dopo un periodo di appassimento di circa 2-3 mesi. Troviamo una descrizione della Vernaccia, già sul finire dell'Ottocento, in una relazione sulle “Condizioni agricole economiche del territorio di Cannara” di Giulio Baldaccini. In tale documento si parla in particolare della Vernaccia di Cannara, un piccolo paese in provincia di Perugia dove tale vino rappresenta ancora oggi un tipico prodotto locale insieme alla cipolla di Cannara.
Il vitigno utilizzato per la Vernaccia di Cannara è autoctono e localmente è chiamato anche Cornetta. Il nome sembra nascere dal fatto che gli acini di questa uva, quando non ancora a piena maturazione, assumono una forma simile ad un piccolo corno, per poi allungarsi ed ovalizzarsi nella fase finale della maturazione. Questa uva viene raccolta e posta ad appassire su dei telai riparati dalle intemperie per almeno due-tre mesi e poi vinificata. L'appassimento avviene con i grappoli integri mentre la vinificazione è effettuata con le sole bacche senza i graspi.
La tradizione contadina vuole che la Vernaccia di Cannara, quella dell'ultima vendemmia, venga assaggiata la mattina del giorno di Pasqua.
VINO ROSSO “CAJO” 750 ml
ZUPPA MISTA DELLA LOCANDA 500 g
Pecorino alle pere 400gr
PECORINO MELATA DI BOSCO gr. 400
Ciambelle al Vino Liquoroso 0,500 Gr
Torta Pasquale al formaggio 1 Kg
Torta Pasquale al formaggio 500 gr
Torta Pasquale al formaggio 800 g
Pecorino nostrale
Porchetta
Rocciata con l’erba
La Scrocchiarella
Alici sott’olio
MAZZAFEGATI DOLCI – 1 Kg
Il colore scuro di queste salsicce denota la genuinità dei suoi ingredienti. Il sapore amarognolo del fegato presente, viene esaltato da elementi dolci come uvetta, pinoli e cannella: cotti al tegame o arrosto, questi insaccati si sposano stupendamente con la polenta, ma anche con zuppe di legumi e risotti. Il vino rosso è l’abbinamento che meglio esalta le caratteristiche aromatiche di questa tipicità umbra!