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Vernaccia di Cannara, Cantina “Di Filippo” D.O.C. 500 ml

 19,00

Il nome Vernaccia sembra derivare dalla parola latina Vernum (inverno) in quanto il vino viene lavorato nei mesi invernali dopo un periodo di appassimento di circa 2-3 mesi. Troviamo una descrizione della Vernaccia, già sul finire dell'Ottocento, in una relazione sulle “Condizioni agricole economiche del territorio di Cannara” di Giulio Baldaccini. In tale documento si parla in particolare della Vernaccia di Cannara, un piccolo paese in provincia di Perugia dove tale vino rappresenta ancora oggi un tipico prodotto locale insieme alla cipolla di Cannara.

Il vitigno utilizzato per la Vernaccia di Cannara è autoctono e localmente è chiamato anche Cornetta. Il nome sembra nascere dal fatto che gli acini di questa uva, quando non ancora a piena maturazione, assumono una forma simile ad un piccolo corno, per poi allungarsi ed ovalizzarsi nella fase finale della maturazione. Questa uva viene raccolta e posta ad appassire su dei telai riparati dalle intemperie per almeno due-tre mesi e poi vinificata. L'appassimento avviene con i grappoli integri mentre la vinificazione è effettuata con le sole bacche senza i graspi.

La tradizione contadina vuole che la Vernaccia di Cannara, quella dell'ultima vendemmia, venga assaggiata la mattina del giorno di Pasqua.